Approfondimenti - Perchè presentare la dichiarazione di successione

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Chi deve presentare la dichiarazione di successione e perchè

Chi sono i soggetti obbligati alla presentazione della Dichiarazione di Successione?

Sono obbligati a presentare la Dichiarazione di Successione:

  • gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari (purché non vi abbiano espressamente rinunciato o, non essendo nel possesso dei beni ereditari, chiedono la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della Dichiarazione di Successione) o i loro rappresentanti legali
  • i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
  • gli amministratori dell’eredità
  • i curatori di eredità giacenti
  • gli esecutori testamentari
  • i trustee

Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una sola.

Non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000,00 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Se non si presenta la Dichiarazione di Successione e non si paga la tassa di successione entro un anno dalla data di morte del de cuius, il contribuente sarà soggetto a una sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% dell’imposta liquidata, e se non è dovuta imposta, la sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro..

Ed entro quanto tempo deve essere presentata?

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale obbligatorio attraverso il quale viene comunicato all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto e vengono determinate le imposte dovute, sulla base delle norme in vigore.

La Dichiarazione di Successione deve essere presentata, di norma, entro un anno dalla data di morte a firma di un solo obbligato, tramite i servizi telematici o tramite un intermediario telematico, all’Agenzia delle Entrate competente in base all’ultimo domicilio del defunto. Per chi è deceduto all’estero, vale l’ultimo domicilio in Italia se conosciuto, altrimenti è competente l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Roma.

Quando nell’eredità sono compresi beni immobili, l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate provvede ad addebitare nel c/c di colui che presenta la Dichiarazione di Successione, le imposte ipotecarie e catastali nelle misure rispettivamente del 2% e 1%, oltre le imposte di bolle ed altri tributi.

L’imposta di successione non deve essere pagata immediatamente, ma solo quando e se dall’Agenzia delle Entrate viene liquidata, con un avviso notificato a tutti gli interessati indicati in Dichiarazione.

Cosa deve essere indicato nella Dichiarazione di Successione?

Devono essere indicati i dati anagrafici del cuius e di tutti i chiamati, eredi e legatari, con specifica del rapporto di parentela.

Devono inoltre essere riportati tutti i beni immobili di proprietà (o con diritti) del defunto, tutti i crediti soggetti all’imposta con i relativi valori (c/c, libretti a risparmio, deposito titoli, quote di partecipazioni, aziende, ecc.).

Del caso occorre indicare anche le passività deducibili che possono concorrere alla riduzione dell’imposta di successione.

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